
“Una giornata bellissima”, così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha definito l’avanzamento del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, parlando a margine di un incontro istituzionale. Con toni entusiastici, Salvini ha sottolineato le ricadute occupazionali e le opportunità formative che l’opera potrà generare, in particolare per le regioni del Sud Italia. “120 mila unità di lavoro stimate durante i cantieri, centinaia di imprese italiane coinvolte”, ha dichiarato il ministro. “Ovviamente Messina e Reggio Calabria faranno la parte del leone. Infatti, ho chiesto scuole di formazione sul territorio per dare spazio ai giovani per lavorare qua”. Il riferimento è alla creazione di poli formativi locali, che possano preparare nuove generazioni di tecnici, operai specializzati e professionisti capaci di lavorare nei cantieri e nella gestione dell’infrastruttura. L’obiettivo, secondo Salvini, è contrastare la fuga di cervelli e incentivare la permanenza dei giovani nel Mezzogiorno. “Penso a quanti ingegneri, architetti, geometri e artigiani potranno finalmente rimanere nella loro terra e creare ricchezza”, ha aggiunto. Il progetto, che da anni divide l’opinione pubblica e il mondo politico, viene presentato dal ministro come un’opera senza eguali al mondo, non solo per le sue dimensioni ingegneristiche, ma anche per l’impatto sociale ed economico che potrebbe avere su Sicilia e Calabria. “Ci sarà solo da lavorare e impegnarsi”, ha concluso Salvini. “Ma la cosa che mi rende orgoglioso è che per tanti giovani, siciliani e calabresi, ci sarà un’opportunità di lavoro qua. Adesso potranno laurearsi e rimanere in Sicilia e in Calabria per fare qualcosa per la propria terra”.
Un’opera che fa ancora discutere
Nonostante l’entusiasmo del ministro, il progetto del Ponte sullo Stretto continua a suscitare dibattiti e perplessità, sia per i costi stimati superiori ai 13 miliardi di euro, sia per i possibili impatti ambientali. Le opposizioni e diverse associazioni ambientaliste hanno già annunciato ricorsi e mobilitazioni. Tuttavia, dal governo arriva un messaggio chiaro: il Ponte è destinato a diventare il simbolo di una nuova stagione di sviluppo infrastrutturale e occupazionale per il Sud Italia.
di Marco Iandolo
