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Premier Meloni in conferenza: tra riforme, Europa e la sfida dell’immigrazione

In POLITICA
Gennaio 04, 2024
La conferenza di fine anno di Meloni delinea politiche del governo e affronta questioni calde come l'immigrazione e la privatizzazione di enti statali

Durante la sua tanto attesa conferenza stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha preso una posizione decisa su vari fronti, mostrando l’intento del suo governo di affrontare i problemi dello Stato con misure concrete e talvolta audaci. Dopo essersi scusata per i precedenti rinvii dovuti a motivi di salute, Meloni ha espresso la sua volontà di collaborare con i media e di aspettarsi in cambio rispetto e un dialogo aperto.

Tra le varie questioni trattate, ha dato particolare rilievo alla politica interna, tra cui spicca la procedura disciplinare avviata nei confronti del membro di Fratelli d’Italia Pozzolo, in attesa di chiarimenti da parte delle autorità competenti. Una situazione che porta la luce su un governo che non teme di agire anche all’interno del proprio schieramento politico.

A dimostrazione della volontà di procedere concretamente nelle riforme promesse, Meloni ha dichiarato che il governo si muoverà verso una privatizzazione calibrata di alcune partecipazioni statali come Poste Italiane e Ferrovie dello Stato, assicurando che ciò non comporterà una perdita di controllo pubblico. Il caso di Banca MPS è stato citato come esempio positivo nell’attuazione di questa strategia.

Con riferimento alla politica economica, ha ribadito il suo impegno a non aumentare le tasse ma a continuare il suo lavoro nel ridurre la spesa pubblica, una posizione che si riflette nel taglio delle tasse già operato dal suo governo e nell’auspicio di una riduzione dei tassi di interesse nell’anno a venire.

La Meloni si è soffermata anche sulla complicata questione dell’immigrazione, un campo in cui ammette di non essere soddisfatta dei risultati ottenuti, nonostante riconosca un calo negli arrivi nell’ultima parte dell’anno.

Durante la conferenza, non sono mancati accenni a tematiche di rilievo internazionale, come la riforma del premierato e la valutazione del Mes, lo strumento europeo di stabilità, ritenuto obsoleto e potenzialmente da riformare per un’efficacia maggiore.

Su un piano più personale, Meloni ha toccato la tematica delle prossime elezioni europee, condividendo la sua indecisione sulla possibilità di candidarsi, e ha rimandato ogni discussione a momenti futuri, in accordo con gli altri leader di maggioranza.

Infine, con un tono conciliante, ha accennato alla proposta di un confronto aperto con la leader dell’opposizione Elly Schlein, ritenendo giusto e normale che il Presidente del Consiglio si confronti con l’opposizione.

La conferenza si è conclusa con l’affrontare il delicato tema della cosiddetta “legge bavaglio”, sulla quale Meloni ha puntualizzato che sia un emendamento proposto dall’opposizione e che, a suo avviso, rappresenterebbe un equilibrio tra il diritto di informare e il diritto alla privacy.

Nel complesso, la conferenza stampa della Meloni si è rivelata un momento di chiarimento sulle intenzioni e le direzioni politiche del suo governo, non privo di aperture al dialogo e di accenti di autocritica, delineando un quadro di un esecutivo che appare determinato ad affrontare le sfide del nuovo anno con audacia e concretezza.

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Redazione