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Rinnovo dei servizi minimi nei giorni festivi: novità per i treni in Italia

In ECONOMIA
Febbraio 04, 2025

In un contesto nazionale dove il diritto di sciopero e il diritto alla mobilità spesso si scontrano, creando disagi per i viaggiatori, emerge una novità significativa per gli utenti del servizio ferroviario. La Commissione di Garanzia sugli Scioperi ha infatti annunciato un aggiornamento importante nel sistema dei servizi minimi essenziali per i treni, estendendo le fasce di garanzia anche ai giorni festivi. Questa decisione mira ad aumentare la protezione dei passeggeri, soprattutto in occasione delle festività, periodi in cui tradizionalmente aumentano i movimenti delle persone.

Dopo un’esaminazione persistente e una consultazione delle parti sociali, la Commissione ha preso atto della necessità di adeguare le normative in vigore, vigenti da oltre 25 anni, alle esigenze correnti di equilibrio tra i diritti fondamentali dei lavoratori del settore ferroviario e quelli dei viaggiatori. In particolare, si è focalizzata sull’inadeguatezza della tutela offerta durante i giorni non lavorativi e sulla discrepanza nei livelli di servizio garantiti tra trasporto regionale e percorsi di media e lunga distanza.

Con le nuove disposizioni, le fasce orarie in cui si garantiranno i servizi minimi nei giorni festivi saranno dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Questo schema è simile a quello già applicato nei giorni feriali e si propone di assicurare che, anche in giorni di sciopero, i viaggiatori possano contare su determinate corse indispensabili per spostamenti essenziali.

Questo provvedimento si aggiunge a quello che già assicura un livello di servizio minimo più elevato per le linee regionali nei giorni feriali e va a colmare il divario precedentemente evidenziato per quanto riguarda il trasporto di media e lunga percorrenza, inclusa l’Alta Velocità. In effetti, fino a ora, i passeggeri di questi servizi subivano un calo significativo della disponibilità dei treni durante gli scioperi, situazione che la riforma intende risolvere.

La riallocazione di tali direttive viene intrapresa dalla Commissione in virtù delle proprie prerogative regolamentari provvisorie, come delineato nell’articolo 13 della legge 146/1990, che disciplina l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. La mancanza di un accordo consensuale tra le parti sociali ha spinto l’organo regolatore a prendere una decisione autonoma per salvaguardare il benessere collettivo e garantire un equilibrio più moderno e adatto al contesto attuale.

Quest’aggiornamento è dunque una risposta concreta alla necessità di modernizzare un sistema che non rispecchiava più le esigenze della società e che ora, si spera, porterà a una maggior soddisfazione e protezione dei diritti di tutti i cittadini coinvolti, viaggiatori e lavoratori ferroviari. La sfida ora per le autorità e le compagnie interessate sarà quella di implementare efficacemente queste modifiche, assicurando che gli aggiustamenti teorici si traducano in miglioramenti palpabili per l’utenza.