
Le ultime elezioni comunali della città di Bari del maggio 2019 sono state segnate da una serie di arresti e indagini che hanno messo in luce un presunto sistema di compra-vendita di voti a favori di candidature politiche, all’ombra di una potenziale infiltrazione criminale nell’amministrazione comunale. Il Ministero dell’Interno, a fronte delle criticità emerse, ha richiesto l’intervento di una commissione d’accesso per valutare le eventuali infiltrazioni mafiose.
L’inchiesta che ha dato il via a questo processo ha visto il coinvolgimento di due consigliere comunali, entrambe arrestate. Maria Carmen Lorusso, eletta inizialmente sotto il centrodestra prima di passare al centrosinistra, è stata posta agli arresti domiciliari insieme al marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale. La coppia è accusata di aver pianificato accordi con clan mafiosi per assicurare l’elezione di Lorusso tramite pratiche illecite di acquisto di voti.
Il filo conduttore delle indagini punta a presunti accordi tra i politici e i clan mafiosi locali, che sarebbero stati corresponsabili nell’attuare operazioni di scambio voti in cambio di denaro, promesse di posti di lavoro e altri favori. Nell’ottobre del 2022, un altro caso ha coinvolto Francesca Ferri, anch’essa consigliera comunale di Bari e il suo compagnon, insieme a un ex consigliere regionale, tutti accusati di corruzione elettorale e di scambio elettorale politico-mafioso.
Le indagini hanno anche evidenziato l’arresto di presunti affiliati mafiosi e l’assenso ad amministrazione giudiziaria della municipalizzata del trasporto urbano Amtab SPA e della Maldarizzi Automotive SPA, realtà nelle quali i clan avrebbero inserito persone di fiducia. Sono emerse inoltre presunte manovre per influenzare gli esiti di partite di calcio locali.
Il procuratore di Bari, Roberto Rossi, durante una conferenza stampa, ha precisato come non emergano evidenze di coinvolgimento dell’attuale sindaco Antonio Decaro e ha sottolineato la risposta efficace dell’amministrazione comunale di fronte a un tentativo di inquinamento elettorale parziale e circoscritto.
Questi eventi hanno acceso i riflettori sulla necessità di trasparenza e legalità all’interno delle istituzioni locali, sottolineando il ruolo fondamentale della collaborazione tra enti comunali e autorità giudiziarie per garantire la correttezza dei processi democratici e la lotta alla criminalità organizzata.