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Tensioni sulle sanzioni “no vax”: la mossa del governo scatena polemiche

In POLITICA
Dicembre 10, 2024

La recente decisione del governo di annullare le sanzioni economiche imposte per la mancata adesione all’obbligo vaccinale anti-Covid nel 2022 ha generato una viva controversia tra il corpo medico e le opposizioni politiche, con critiche che emergono anche da alcune correnti all’interno di Forza Italia. Il cancellamento delle multe da 100 euro, originariamente previste dal decreto Milleproroghe, ha catalizzato un dibattito serrato sulle implicazioni etiche e sulla percezione della giustizia nell’ambito delle politiche sanitarie pubbliche.

Il Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, ha espresso netta contrarietà alla decisione, evidenziando la problematica relativa alla disuguaglianza che ciò genera rispetto ai cittadini che hanno già adempiuto alle sanzioni. Anelli sottolinea come, nonostante il contesto pandemico richiedesse misure severe per tutelare la salute pubblica, l’eliminazione delle multe dopo due anni solleva questioni significative di equità e coerenza nelle politiche sanitarie.

L’opposizione non ha tardato a esprimere il proprio disappunto. Elly Schlein, leader del Partito Democratico, ha descritto la scelta come una grave concessione a chi ha eluso le normative, minando così gli sforzi collettivi di contenimento del virus. Anche Maria Elena Boschi di Italia Viva ha ritenuto la misura un’offesa nei confronti degli operatori sanitari che hanno lavorato in prima linea durante la crisi.

Forza Italia, pur facendo parte della coalizione di governo, non ha nascosto il proprio malcontento. Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, ha definito inaccettabile la cancellazione totale delle multe, un gesto che, a suo dire, sembra ignorare le conseguenze che la pandemia ha avuto sull’Italia.

Dall’altro lato dello spettro politico, la Lega ha difeso l’abrogazione delle sanzioni come un passo verso la pacificazione nazionale. Matteo Salvini ha interpretato il gesto come un tentativo di riconciliare le tensioni, proponendo anche un rimborso per coloro che hanno già effettuato i pagamenti, nonostante la qual cosa sia stata esclusa dal decreto definitivo approvato dal Consiglio dei Ministri, dato il suo potenziale costo stimato in circa 150 milioni di euro.

Al centro di questa controversia ci sono anche considerazioni pratiche e legali. Secondo Claudio Borghi della Lega, la questione dei rimborsi dovrebbe essere valutata attentamente, specialmente se il numero di coloro che hanno pagato le multe è limitato e ci sono rischi di cause legali.

In conclusione, mentre il governo naviga in queste acque agitate, cercando di bilanciare le richieste contrastanti e le pressioni politiche, la decisone ha evidenziato una frattura significativa non solo tra le diverse fasce politiche, ma anche tra i cittadini e le istituzioni, evidenziando come le decisioni prese in tempi di crisi possano avere ripercussioni durature sulla coesione sociale e sulla fiducia nelle autorità sanitarie.