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Tragico Bilancio dei Morti Sul Lavoro: Un’Analisi dei Dati Recenti

In ECONOMIA
Gennaio 10, 2025

Nel corso degli ultimi undici mesi del 2024, il panorama della sicurezza sul lavoro in Italia ha rivelato statistiche inquietanti e problematiche. Conforme alle recenti rilevazioni fornite dall’Inail, le denunce relative agli infortuni sul lavoro hanno raggiunto la cifra di 543.039, marcando un lieve aumento dello 0,1% rispetto a novembre 2023, ma, più sorprendentemente, una decrescita del 16,7% confrontando lo stesso arco temporale del 2022. Tale fenomeno meriterebbe un’analisi approfondita per delineare le dinamiche di fondo che spiegano una così drastica riduzione in termini annui.

Delicata e ancor più preoccupante è la situazione che concerne le denunce di decessi, le quali hanno visto un incremento del 3,3%, culminando in un totale di 1.000 casi denunciati. Nonostante ci sia stata una diminuzione dei decessi direttamente correlati all’attività lavorativa, scendendo da 745 a 731 vittime, si è assistito a un sensibile aumento di quelli verificatisi durante il tragitto casa-lavoro, i quali sono saliti da 223 a 269.

Interessante è anche il trend riguardante gli infortuni in itinere che, contrariamente al calo generale degli infortuni, hanno mostrato un incremento. Questa circostanza solleva interrogativi sull’efficacia delle misure di sicurezza implementate nei percorsi giornalieri dei lavoratori e su come tale tendenza possa essere invertita.

Un focus particolare va dato al notevole incremento di denunce di infortunio tra gli under 15, che ha segnalato il maggiore aumento percentuale. Ciò è stato attribuito all’ampliamento della copertura assicurativa che ora include anche gli studenti, un cambiamento significativo nel sistema di tutela dei giovani sul posto di lavoro e negli ambiti ad esso collegati, come le attività scolastiche extracurriculari.

Rispetto all’anno precedente, l’indice di mortalità sul lavoro ha registrato un aumento del 2%, rispetto al totale degli occupati secondo le statistiche Istat, possibilmente indicante non solo una crescita numerica degli incidenti mortali, ma anche una più ampia interazione tra le dinamiche lavorative e sociali complessive in un contesto economico e sociale che rimane sfidante.

Alla luce di questi dati, emergono domande significative sulla natura intermittente delle politiche di sicurezza sul lavoro, della loro adeguazione e applicazione. È imperativo un dibattito aperto sulle strategie future, poiché ciascun incidente riflette non solo una tragedia personale e familiare, ma anche una lacuna nel nostro sistema di protezione del lavoratore.

Questo scenario distopico che continua a plasmare l’ambito lavorativo invita a una riflessione critica e a una risposta proattiva da parte delle autorità competenti e delle organizzazioni, locali e nazionali, che hanno il dovere di garantire, rafforzare e, dove necessario, riformare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Solamente un approccio complesso e multifacettato può sperare di ridurre questi numeri e salvaguardare adeguatamente il capitale umano del nostro paese.