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Una Integrazione Politica Manchevole nell’UE secondo Mattarella

In POLITICA
Gennaio 22, 2025

Durante l’importante evento organizzato dall’Università di Messina, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha tenuto una lectio magistralis che ha focalizzato l’attenzione sulle attuali dinamiche politiche all’interno dell’Unione Europea. Il suo discorso ha messo in luce una questione fondamentale: l’assenza di una vera e propria integrazione politica tra gli Stati membri, che si manifesta anche attraverso l’insufficienza di soggetti politici che operino su un piano effettivamente europeo e non meramente nazionale.

Mattarella ha elaborato il concetto esprimendo preoccupazione per una frammentazione politica che vede l’Unione Europea percepire ancora come entità distante dai propri cittadini e dagli stati che la compongono. Questa percezione è spesso aggravata dalla mancanza di un dibattito pubblico che trascenda le prospettive nazionali per fondersi in un costrutto pan-europeo omogeneo. L’inadeguatezza di un discorso pubblico unitario potrebbe essere una delle ragioni per cui l’identità europea fatica a consolidarsi nonostante decenni di politiche di integrazione.

Il Presidente non ha mancato di ricordare che l’Unione Europea è il risultato storico di decisioni democratiche che hanno trovato voce nei vari parlamenti nazionali e nei gesti di solidarietà e cooperazione transnazionale. È stata enfatizzata l’importanza di riconoscere l’UE come un prodotto della volontà collettiva dei paesi membri e non come un ente esterno imposto ai cittadini.

Questa visione solleva spontaneamente delle domande sui passi futuri che l’UE dovrebbe valutare per rafforzare la propria coesione politica. È indiscutibile l’urgenza di una presenza politica con caratteristiche supranazionali che sia in grado di parlare ai cittadini europei con una voce unica, soprattutto in periodi di crisi economiche, politiche e sociali come quelle attuali. L’Europa, come entità politica, deve affrontare le sfide del futuro con un approccio rinnovato che ponga le basi per un’integrazione più profonda.

Il discorso del presidente Mattarella si inserisce in un contesto europeo sempre più attento alle dinamiche di interazione tra le identità nazionali e il superamento di antiche divisioni. La lezione da trarre è chiara: per affrontare le sfide globali, è necessario che l’Europa cresca come spazio politico realmente integrato, con soggetti politici che riflettano questo spirito unitario, e non come un mosaico di singole volontà nazionali.

L’analisi di Mattarella offre quindi non solo una riflessione sulla situazione attuale, ma anche un invito a guardare avanti per superare i limiti esistenti. Una Europa politicamente unita, che riesca a far sentire la propria voce come un coro armonioso piuttosto che come un insieme di solisti dissonanti, potrebbe rappresentare la chiave per un futuro di stabilità, prosperità e coesione continentale.