Nell’ambito di un’agenda energetica progressivamente orientata verso la sostenibilità, Trieste si posiziona come un nucleo innovativo con l’annuncio della costruzione di un laboratorio avanzato per la produzione, il stoccaggio e l’impiego dell’idrogeno. Il progetto verrà realizzato nell’Area Science Park, una scelta che sottolinea la crescente inclinazione della regione verso la ricerca scientifica e tecnologica applicata alle energie pulite.
Durante il convegno “Hydrogen and Big Science”, tenutosi nel quadro del Big Science Forum 2024, la presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, ha rivelato i piani per il laboratorio. La strategia si focalizza non solo sulla costruzione dell’impianto, ma anche sul suo ruolo di modello dimostrativo per le imprese del settore. Il compito principale di questo centro sarà quello di testare e ottimizzare i processi di lavorazione dell’idrogeno a beneficio dell’industria e delle infrastrutture energetiche.
Il valore aggiunto di questo progetto risiede anche nella sua natura transfrontaliera. Infatti, Petrillo ha evidenziato il coinvolgimento di un’iniziativa che comprende la Regione Friuli Venezia Giulia insieme a Slovenia e Croazia. Questa collaborazione punta a sviluppare una cosiddetta “valle dell’idrogeno”, un corso ambizioso di investimenti e sviluppi tecnici destinati a trasformare l’area in un centro di eccellenza per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno.
Il timing di questa iniziativa non è casuale. “Questo è il momento giusto per focalizzarsi sull’idrogeno,” ha affermato Petrillo. Nonostante le sfide tecniche che in passato hanno frenato il decollo effettivo di questa risorsa energetica, attualmente ci troviamo di fronte a soluzioni industriali tangibili e a dimostrazioni pratiche delle sue applicazioni. Questo progresso tecnologico alimenta l’ottimismo verso una risoluzione delle difficoltà tecniche che potrebbe culminare, nei prossimi vent’anni, in una svolta significativa per l’industria dell’idrogeno.
L’idrogeno, come vettore energetico, promette di rivoluzionare il panorama energetico mondiale attraverso la sua capacità di fornire energia pulita e abbondante, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di carbonio. La sua applicazione spazia dal trasporto, con la propulsione di veicoli a idrogeno, fino alla produzione di energia e di calore, dimostrando una versatilità che potrebbe rimpiazzare i combustibili fossili in molti settori.
In conclusione, il progetto di Area Science Park non solo mira a posizionare Trieste e l’intera area transfrontaliera come un fulcro dell’innovazione tecnologica legata all’idrogeno, ma aspira anche a catalizzare l’interesse commerciale e industriale verso questa fonte energetica potenzialmente rivoluzionaria. La sfida è complessa e richiede un impegno coordinato di ricerca, sviluppo e investimento, ma gli elementi attualmente in gioco suggeriscono che il futuro dell’idrogeno, e di conseguenza il nostro futuro energetico, potrebbe essere più luminoso di quanto previsto fino a oggi.