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Verità e pregiudizi.

In ATTUALITA', INSERTI ATTUALITA', OPINIONE
Marzo 18, 2025
Il punto della situazione di Domenico Salerno…..

La polemica politica, specialmente in Italia in questi tempi, spesso impedisce una serena valutazione degli accadimenti in generale e dei fatti riguardanti l’economia in particolare. Non aiutano inoltre la trasmissione televisiva dei numerosi talk nei quali viene privilegiata la rissa, il cercare di coprire la voce dell’interlocutore laddove la figura del moderatore è un ossimoro.  E’ importante, pertanto, quando si possono avere a disposizioni indicazioni corrette su fatti che riguardano la nostra vita sociale ed economica approfondire quanto viene esposto da fonti professionali e non di parte.  In questi giorni circola un’accurata relazione di Eurostat, che è l’ufficio statistico dell’Unione europea che raccoglie ed elabora i dati provenienti dai vari Stati membri dell’Unione e, trattandosi di un’istituzione pubblica sovranazionale, non può essere ricondotta alla comunanza o vicinanza di un partito o di una parte politica.  Proprio Eurostat ha fornito dati riguardanti i vari Paesi dell’Unione Europea in tema di sostenibilità e circolarità nell’economia. Il rapporto ha evidenziato che l’Italia si distingue come una delle economie più sostenibili del G20 e dell’Unione Europea con un’intensità di emissioni di gas serra pari a 0,12 kg CO2e/$ che è decisamente inferiore alla media del G20 di 0,32 e anche rispetto alle economie emergenti di paesi come la Cina e il Sudafrica l’Italia espone una superiore efficienza.  In dettaglio è il settore manifatturiero italiano che si presenta particolarmente virtuoso, risultando più efficiente del 5,1% rispetto alla media UE e, nonostante che l’Italia sia la seconda manifatturiera dell’Unione Europea, si trova al 17° posto per intensità di emissioni. Le emissioni del settore industriale italiano sono state ridotte anche grazie alla gestione automatizzata delle risorse ed in particolare la metallurgia italiana ha visto una significativa riduzione dell’intensità emissiva con variazioni annue medie superiori anche a Francia, Germania e Spagna.  L’economia circolare che, vale la pena ricordarne il significato, definisce un sistema economico capace di potersi da solo rigenerare garantendo anche la sua ecosostenibilità, tende a “chiudere” i cicli di vita dei prodotti, prolungandone la durata e riducendo i rifiuti tramite pratiche come il riciclo, riuso e rigenerazione dei materiali. L’Italia è tra i leader nell’adozione di pratiche circolari, con misure per ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini e promuovere l’efficienza delle risorse. In Italia il riciclo è la pratica circolare più diffusa con circa il 39% delle aziende che utilizzano materiali riciclati, soprattutto nel settore manifatturiero. Uno dei punti di forza dell’industria italiana nel contesto dell’economia circolare è il basso utilizzo di risorse per la produzione con una produttività delle risorse di 3,6 euro per kg che è superiore alla media europea di 2,2 euro per kg e risulta più efficiente di Paesi come Germania, Spagna e Francia. Inoltre l’Italia si distingue anche per la sua produttività energetica con un valore di 11,80 euro per kg equivalente di petrolio, superiore alla media Europea di 9,84.  La gestione dei rifiuti è un elemento centrale dell’economia circolare poiché contribuisce a ridurre l’impatto ambientale attraverso il riciclo e il riuso di materiali e l’Italia si distingue per l’efficienza nel riciclo per il quale supera la media UE del 49,1%, confermando la sua posizione di leader nel riciclo degli imballaggi. Le materie prime seconde, e cioè i materiali riciclati, sono determinanti per ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini delle quali l’Italia è povera.  L’Eurostat mostra chiaramente che l’Italia ha un valore aggiunto dell’economia circolare più alto rispetto alla media europea che, tra l’altro, ha portato ad un incremento dell’occupazione.  Con un dialogo sereno e leale tra le varie parti politiche si potrebbero dare informazioni complessive più corrette e magari confortanti su argomenti così importanti per l’economia nazionale.  Se i media di occupassero meno del gossip e delle polemiche sulla situazione della giustizia in Italia, che  pure resta grave, potremmo iniziare ad avere una visione più adeguata, nel bene e nel male, della realtà italiana.

di Domenico Salerno

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Domenico Salerno