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Avellino, contratti pirata, Marinelli (Confesercenti): “Erodono salari e creano concorrenza sleale. Servono regole certe per tutelare lavoro e imprese”.

In AVELLINO, CAMPANIA, ECONOMIA, IN EVIDENZA
Ottobre 20, 2025
La denuncia di Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino, che lancia un allarme su un fenomeno in crescita anche in Irpinia, in linea con quanto accade nel resto del Paese.

“I contratti pirata sono una delle principali cause dell’impoverimento del lavoro e della concorrenza sleale tra le imprese”. A denunciarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino, che lancia un allarme su un fenomeno in crescita anche in Irpinia, in linea con quanto accade nel resto del Paese.  “Si tratta – spiega Marinelli – di una situazione determinata da una vera e propria giungla normativa, che ha aperto la porta a pratiche distorsive e scorrette. Al CNEL risultano registrati oltre mille contratti collettivi nazionali, di cui circa 250 nei settori del turismo e del terziario. Molti di questi accordi sono siglati da soggetti scarsamente rappresentativi, se non addirittura di comodo, e applicano condizioni economiche e normative inferiori rispetto ai contratti di riferimento”.   Dietro formule apparentemente legittime, prosegue Marinelli, si nasconde il cosiddetto dumping contrattuale: “Un meccanismo che erode i salari, riduce il potere d’acquisto delle famiglie e indebolisce la forza contrattuale dei lavoratori. Allo stesso tempo, crea squilibri competitivi tra le imprese, ostacola l’innovazione e rende il sistema occupazionale italiano meno attrattivo e competitivo”. Il presidente di Confesercenti Avellino sottolinea come chi ricorre a questi strumenti “non fa efficienza, ma bara, scaricando il costo sulla pelle di chi rispetta le regole”. Una dinamica che, secondo Marinelli, spiega anche perché la ripresa post-pandemia non si sia tradotta in salari reali più alti, mentre la distanza tra chi produce ricchezza e chi la percepisce continua ad ampliarsi.  “Questa deriva predatoria – aggiunge – è stata denunciata anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro 2025. Le sue parole devono rappresentare un monito per tutti: servono impegno e collaborazione tra istituzioni e parti sociali per restituire dignità al lavoro e alla contrattazione collettiva”.   Confesercenti, conclude Marinelli, “sta concentrando la propria attenzione su questo tema a tutti i livelli. Chiediamo regole certe, stabilità economica e rispetto dei contratti di categoria: solo così sarà possibile garantire condizioni eque per i lavoratori e una competizione sana tra le imprese”.

di Marco Iandolo