
La Guardia di Finanza di Avellino ha eseguito sette misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti ai vertici di un’associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e al riciclaggio di proventi illeciti, operante nel distretto conciario di Solofra e con estese ramificazioni su scala nazionale. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal procuratore Domenico Airoma, rappresenta la prosecuzione dell’operazione scattata nel giugno 2023, che aveva già portato all’esecuzione di 19 misure cautelari, tra cui dodici ordinanze di custodia in carcere, due arresti domiciliari e cinque interdizioni dai pubblici uffici e servizi. Le indagini, sviluppate attraverso attività tecniche e l’analisi dei flussi finanziari, hanno consentito di accertare l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di circa 60 milioni di euro. Le società coinvolte, attive nei settori della concia e della consulenza informatica, avrebbero giustificato così ingenti movimentazioni di denaro, occultando le reali operazioni economiche. L’attività investigativa ha inoltre ricostruito il reinvestimento dei profitti illeciti in beni immobili, denaro contante, orologi di lusso, preziosi ed anche armi, portando al sequestro preventivo di beni per un valore di circa 19 milioni di euro. L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica di Avellino nel contrasto ai fenomeni di frode fiscale e riciclaggio, a tutela della legalità economica e del corretto funzionamento del mercato.
di Marco Iandolo
