
Ci sono anniversari che non si limitano a commemorare. Ci sono eventi che non guardano solo indietro, ma scelgono di parlare al presente, con la voce della memoria e lo sguardo rivolto al futuro. È questo il senso profondo di “Insieme Capaci di risvegliare l’aurora”, l’iniziativa promossa dal Parlamento della Legalità Internazionale in occasione del 33° anniversario della strage di Capaci, che si terrà il 23 maggio a Colle Val d’Elsa, in Toscana. Un titolo potente, quasi poetico, che restituisce dignità e speranza a una ferita ancora aperta: quella del 23 maggio 1992, quando la mafia fece esplodere l’autostrada e con essa cercò di cancellare un uomo, Giovanni Falcone, e un’idea: quella di una giustizia possibile e coraggiosa. Il Parlamento della Legalità Internazionale, fondato e presieduto da Nicolò Mannino, ha scelto la palestra PGS P. Larghi, in Viale dei Mille, come luogo simbolico in cui giovani, istituzioni e cittadini si incontrano per riaffermare che la legalità è un dovere civile, non un’utopia. “Legalità significa responsabilità collettiva, non può essere lasciata al coraggio di pochi. O la scegliamo insieme, o perderemo insieme” – ha dichiarato Mannino. Al suo fianco ci sarà Aldo Alex Caputo, collaboratore del Parlamento della Legalità Internazionale, figura di riferimento per i tanti giovani coinvolti nel progetto. “Il ricordo non può essere retorica. Deve scuotere, deve muovere coscienze. I ragazzi non devono essere spettatori della legalità, ma protagonisti” – ha affermato Caputo. La scelta di Colle Val d’Elsa non dipende solo dall’impegno del Comune nel patrocinare l’evento, ma anche da un legame più profondo: la Toscana fu la terra d’adozione di Antonino Caponnetto, il primo presidente onorario del Parlamento della Legalità Internazionale, il magistrato che volle Falcone e Borsellino nel pool antimafia, il maestro del “non è tutto perduto”. Gli studenti delle scuole superiori, in particolare delle classi quarte e quinte, parteciperanno attivamente all’incontro. In loro si affida il futuro di una battaglia che non si vince solo nei tribunali, ma nella quotidianità di ogni scelta consapevole. Il 23 maggio a Colle Val d’Elsa non sarà solo un tributo, ma una chiamata all’impegno. Perché il tempo del coraggio non è mai finito. E se siamo capaci di camminare insieme, allora sì, saremo capaci di risvegliare l’aurora.
di Antoniu Martin

