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Immunità parlamentare: dibattito in corso sul possibile ritorno alle vecchie normative

In POLITICA
Febbraio 03, 2025

In un periodo caratterizzato da discussioni intense e spesso polarizzate, il tema dell’immunità parlamentare torna prepotentemente al centro del dibattito politico italiano. Alberto Balboni, attuale presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, ha recentemente smentito l’esigenza di una revisione dell’articolo 68 della Costituzione italiana. Durante le sue dichiarazioni, Balboni ha espresso una chiara posizione personale a favore del mantenimento delle norme vigenti, ritenendo adeguata la situazione attuale che predispone l’insindacabilità delle opinioni parlamentari, pur assoggettando i deputati alla stessa responsabilità penale di qualsiasi altro cittadino in caso di reati comuni.

Questo argomento è stato oggetto di recenti commenti anche da parte di Antonio Tajani, ministro degli Esteri, che, pur non avendo discusso formalmente del ritorno all’immunità parlamentare pre-1993 con i suoi colleghi di Forza Italia, ha ammesso che l’idea potrebbe essere presa in considerazione, sollevando la questione di quali specifici reati dovrebbero eventualmente essere coperti da questa immunità.

La discussione si arricchisce di ulteriori sfumature con le voci critiche provenienti dalle opposizioni, particolarmente severe nei confronti di qualsiasi tentativo di reintroduzione o ampliamento dell’immunità parlamentare. Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, e Pietro Lorefice, senatore del Movimento 5 Stelle e Segretario di Presidenza del Senato, hanno entrambi esposto punti di vista fortemente critici. Zanella ha commentato la proposta come un’inaccettabile distrazione dai reali problemi degli italiani, mentre Lorefice ha denunciato un tentativo da parte della destra di garantirsi ulteriori privilegi in un momento di crisi nazionale.

Parallelamente, la Fondazione Luigi Einaudi ha rilanciato la questione con un approccio più accademico e dibattimentale, proclamando l’urgenza di un ripensamento dell’immunità parlamentare come essenziale per il riequilibrio dei poteri nel sistema democratico italiano. La Fondazione ha anche annunciato che presenterà una proposta di legge di riforma dell’articolo 68, accompagnata da una dettagliata relazione, che potrebbe prendere la forma di un disegno di legge parlamentare o una proposta di legge di iniziativa popolare.

Di fronte a questo scenario complesso, è evidente che il dibattito sull’immunità parlamentare rappresenta non solo una questione legale o proceduralistica, ma uno spaccato vivo delle tensioni politiche e delle differenti visioni sulla giustizia e la responsabilità pubblica in Italia. Non resta che attendere ulteriori sviluppi e vedere se le proposte in campo raccoglieranno un consenso sufficiente per trasformarsi in reali cambiamenti legislativi o se rimarranno, almeno per il momento, solo argomenti di discussione.