
L’atmosfera si fa elettrica nella città di Bologna che, trasformandosi nuovamente in una capitale della boxe, si appresta a vivere una serata ricca di emozioni. Dopo un’attesa lunga dodici anni, il PalaDozza, tempio storico del pugilato locale, torna a fare da scena a un evento di caratura internazionale. È qui che Pamela Malvina Noutcho Sawa, italo-camerunese ormai simbolo della boxe femminile italiana, cercherà di raggiungere un traguardo ambizioso: la conquista del titolo europeo Ebu Silver dei pesi leggeri, attualmente vacante.
Il match, in programma per il 5 aprile, vedrà la campionessa italiana affrontare l’esperta sfidante britannica Jordan Barker Porter in un incontro che promette scintille e che determinerà chi avrà l’opportunità di battersi per il titolo continentale vero e proprio. Con dieci riprese da tre minuti ciascuna, l’evento sarà il punto di forza della ‘Bologna Boxing Night’, una serata all’insegna dello sport e dello spettacolo organizzata dalla Bolognina Boxe insieme a Promo Boxe Italia.
La tensione sale e Malvina, nata in Camerun ma italiana dal cuore e dallo spirito di lotta, è pronta a dimostrare tutto il suo talento e la sua determinazione. Dichiara di voler entrare sul ring con la massima concentrazione e di avere l’obiettivo di uscire dall’arena con la cintura di campionessa. Nonostante riconosca a Barker Porter una maggiore esperienza, confida nelle sue qualità fisiche e nella capacità di “leggere” l’avversaria al primo stretto di mano.
La pesa ufficiale si terrà il 4 aprile presso la sede di Emil Banca, un momento di alta tensione che precede il grande evento, seguito da un’inusuale introduzione musicale: il tenore Cristiano Cremonini onorerà il pubblico e gli atleti intonando l’inno di Mameli, arricchendo così la serata di un patriottico tocco emozionale.
A testimoniare l’importanza dell’evento, la conferenza stampa di presentazione è stata impreziosita dalla presenza di figure di rilievo come Gianmaria Manghi, capo della segreteria politica della presidenza della Regione, il quale ha ribadito che non esistono “sport minori” e che lo sport deve essere inteso in termini di eguaglianza e opportunità per tutti. Accanto a lui, l’assessora comunale Roberta Li Calzi, che ha sottolineato la crescita del pugilato sul territorio, evidenziando l’impatto positivo di realtà locali come la Bolognina Boxe in termini di aggregazione sociale e promozione dello sport.
In attesa del grande match, Bologna si anima e il pubblico si prepara a fare il tifo per la sua campionessa: una serata che ha tutti i presupposti per entrare nella storia della boxe italiana e che celebra l’unione tra lo sport e la comunità in una città che ama la competizione e il coraggio di chi osa sognare.