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L’avanzata dei retroporti: un nuovo paradigma logistico per il Nord Ovest italiano

In ECONOMIA
Maggio 27, 2024

Una rivoluzione logistica è in corso nel Nord Ovest italiano, segmento vitale per i flussi economici del paese, in particolare per le attività di import-export marittimo. La Fondazione Slala, insieme al Centro di analisi Giuseppe Bono, ha presentato un’ambiziosa visione durante il convegno “La Corona padana”, tenutosi a Genova. Al centro del dibattito, la creazione di una rete di retroporti che si estendono oltre l’Appennino, pensati per essere funzionalmente collegati ai porti liguri di Genova e Savona-Vado Ligure.

Con l’aumento del traffico previsto grazie agli ammodernamenti come la nuova diga, la questione logistica si fa premente. I porti stessi, secondo lo studio proposto, potrebbero presto trovare la loro capacità limitata, essendo incapaci di gestire i crescenti volumi di container – anche quelli vuoti – senza intaccare l’efficienza operativa. La soluzione? Un efficace dispiegamento di retroporti che servano da snodi nella gestione dei flussi di traffico merci, alliviando così la pressione sui terminal marittimi.

Questi hub logistici, pianificati in luoghi strategici tra Alessandria e Rivalta Scrivia, sono concepiti per fungere da polmoni del sistema portuale ligure, creando un integrato circuito logistico regionale. La proposta si allinea con le grandi manovre in ambito infrastrutturale già in corso, come il Terzo Valico ferroviario, che mirano non solo all’efficienza, ma anche al rilancio competitivo degli scali italiani sui condotti europei.

La sfida non è solo tecnica, ma richiede un’orchestrazione accurata di politiche, economie e tecniche operative. Interventi integrati, come proposto una navetta ferroviaria o su gomma, dovrebbe facilitare uno spostamento rapido ed economico dei container dal porto ai retroporti e viceversa, sfruttando anche gli intervalli notturni per massimizzare l’efficienza e diminuire l’impatto sul traffico diurno.

La discussione ha visto la partecipazione di figure di spicco, da Paolo Piacenza, commissario dell’Adsp del Mar Ligure Occidentale, a Marco Bucci, sindaco di Genova, fino a rappresentanti regionali e delle province interessate. Tutti concordano sulla necessità di una strategia coordinata che potenziare la competitività del sistema portuale attraverso l’innovazione logistica.

In conclusione, mentre il progetto è ancora nei suoi stadi iniziali, le fondamenta per una rivoluzione nel panorama logistico del Nord Ovest sembrano essere robuste. Se attuato con successo, potrebbe non solo facilitare il flusso di merci ma anche rafforzare l’intera economia italiana, rendendola più resiliente e competitiva sullo scenario globale. Una sfida che definirà il futuro della logistica in Italia e che potrebbe servire da modello per altre regioni marittime nel mondo.