
La crisi industriale che sta colpendo l’Europa, con la Germania in recessione tecnica, solleva un interrogativo cruciale: possiamo ancora permetterci di agire come singoli Stati? La frammentazione delle decisioni economiche, ogni Paese a salvaguardia dei propri interessi, sta indebolendo l’intero sistema europeo. L’industria italiana, strettamente legata a quella tedesca, ne soffre. La risposta deve essere un piano di ripresa europeo unificato che non solo protegga i settori strategici, ma renda l’Europa competitiva contro sfide globali, come l’espansione delle auto elettriche cinesi.
Politica unitaria per la difesa industriale europea
La nostra economia, vincolata da politiche frammentate e decisioni prese su basi nazionali, è sotto attacco dalla concorrenza cinese, che sta invadendo il settore automotive europeo. L’Unione Europea deve dotarsi di una politica economica unica e condivisa, capace di rispondere alle nuove sfide globali. Un’economia europea più forte richiede visione e coordinamento, non azioni individuali. Le opportunità e i rischi che si presentano nel mercato mondiale, soprattutto nel contesto dell’automotive e della produzione industriale, devono essere affrontati con una strategia comune.
di Salvatore Guerriero