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L’Italia e le Marche in sicurezza: gli ingegneri in prima linea contro le fragilità del Paese.

In ECONOMIA, INSERTI ATTUALITA', REGIONI
Ottobre 16, 2025
Al Congresso nazionale del CNI ad Ancona focus su cybersecurity, territorio e modernizzazione. Crescono del 45% i reati informatici contro le imprese: Marche al terzo posto nazionale.

La sicurezza dei territori e delle infrastrutture, materiali e digitali, è stata al centro dell’ultima giornata del 69° Congresso nazionale del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), ospitato ad Ancona dal 13 al 16 ottobre.   Un evento che ha riunito oltre mille professionisti da tutta Italia, confermando la centralità della categoria nella costruzione di un Paese più sicuro, moderno e resiliente.

Cybersecurity: un Paese sempre più esposto

Uno dei temi più dibattuti è stato quello della cybersicurezza, con dati che mostrano un quadro allarmante. Gli attacchi informatici a aziende, pubbliche amministrazioni e cittadini sono in forte aumento, così come le truffe digitali.Secondo una recente indagine di Confartigianato, i reati informatici denunciati dalle imprese sono cresciuti del 45,5% negli ultimi quattro anni, a fronte di un incremento del 10% del totale degli illeciti che colpiscono il mondo produttivo.Tra il 2019 e il 2023, le Marche si collocano al terzo posto nazionale per incremento dei casi di cybercrime, con un +56% di episodi segnalati.   A livello nazionale, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) stima in 66 miliardi di euro all’anno i costi derivanti da attacchi informatici e data breach. Le proiezioni indicano un ulteriore aumento di 160 milioni di euro entro il 2026.  Solo nel mese di giugno 2025 sono stati registrati 433 attacchi informatici, il numero più alto mai rilevato, con un incremento del 115% rispetto a maggio. Di questi, 90 incidenti sono stati classificati come “conclamati”. I settori più colpiti risultano essere le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali e il comparto delle Telecomunicazioni.

Un congresso da record

Il Congresso ha fatto registrare numeri imponenti: oltre 20 federazioni regionali, 106 presidenti degli Ordini provinciali e più di 1300 delegati provenienti da ogni parte d’Italia.   Accanto agli ingegneri, hanno partecipato esponenti del mondo economico e politico, accademici, scienziati, tecnici e istituzioni, impegnati in decine di tavoli tematici dedicati alle sfide della sicurezza, dell’innovazione e della sostenibilità.

Capannelli: “L’ingegneria è l’architrave della modernizzazione italiana”

“La centralità dell’universo ingegneristico nazionale per il futuro del Paese rende l’intera categoria il solido architrave della modernizzazione italiana e della lotta contro ogni fragilità strutturale e sistemica della nostra vita collettiva,” ha dichiarato Stefano Capannelli, Presidente dell’Ordine provinciale degli Ingegneri di Ancona. “Dalla nostra categoria – ha aggiunto Capannelli – nascono soluzioni all’avanguardia per affrontare le criticità più diverse: dalla prevenzione sismica alle infrastrutture, dalle opere pubbliche alla sicurezza delle reti telematiche e digitali.”   Un messaggio che sintetizza lo spirito del Congresso: fare dell’ingegneria non solo una professione tecnica, ma una missione di tutela e innovazione al servizio del Paese.

di Fausto Sacco