
La Pasqua rappresenta un momento di forte congiunzione tra fede, tradizioni e riunioni familiari. Quest’anno, come evidenziato dall’indagine Coldiretti/Ixè, non assistiamo a grandi stravolgimenti nelle abitudini degli italiani, che continuano a preferire i festeggiamenti domestici e le ricette che da generazioni permeano questa festività.
Dal più recente studio emerge che il 60% degli italiani commemorarà la ricorrenza pasquale presso la propria abitazione, mentre un ulteriore 26% si riunirà in casa di amici o parenti per celebrare. Questo dato conferma una tendenza già solida e ben radicata nel costume nazionale: la Pasqua è soprattutto un’occasione per riunirsi attorno a una tavola familiare.
La spesa prevista per il lauto pranzo è stabile rispetto agli anni precedenti, attestandosi su una media di 75 euro per famiglia. Tale somma permetterà di soddisfare gli appetiti dei commensali, che in media saranno sei per ogni convivio.
La preparazione del pasto rimane un rituale che si consuma nell’arco di circa 2,1 ore, una dedizione non indifferente che evidenzia quanto gli italiani tengano a onorare con cura e attenzione il rito culinario di Pasqua. La maggior parte dei cuochi domestici (55%) pianifica di impegnarsi tra i 30 minuti e le due ore nella preparazione dei piatti, mentre un significativo 26% si allungherà fino a tre ore, e un paziente 11% addirittura fino a cinque.
La carne d’agnello si conferma il caposaldo delle pietanze pasquali, riscontrabile sulle tavole di un terzo delle famiglie. Noi rimane a guardare, senza sorpresa, il massiccio consumo di uova, che nella sola Settimana Santa raggiunge le 300mila unità.
Dai gnocchi filanti piemontesi alla corallina romana, passando per le pappardelle al sugo di coniglio toscane e arrivando alle polpettine con agnello trentine, il mosaico culinario italiano si dipana in tutta la sua ricchezza e varietà regionale. Ma ciò che tutte queste ricette hanno in comune è l’affermazione di una tradizione che non passa di moda, anzi, si rinnova nel tempo mantenendo intatto il proprio nucleo di familiare convivialità.
In un’era dove la modernità è sinonimo di cambiamento rapido e talvolta inarrestabile, la Pasqua e le sue usanze offrono un prezioso momento di ancoraggio, un porto sicuro dove le famiglie italiane possono ritrovarsi per celebrare insieme, in un rito che è tanto gastronomico quanto spirituale. E in questo scenario, non sorprende che la tendenza sia quella di riscoprire e preservare le ricette di una volta, in un tributo sincero alle proprie radici e alle proprie storie familiari.