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Scuola, dal prossimo anno vietati gli smartphone anche alle superiori: la nuova stretta del Ministero dell’Istruzione.

In ATTUALITA'
Giugno 16, 2025
Il dibattito è aperto: tra chi plaude a una scuola “liberata” dagli schermi e chi teme una decisione troppo rigida, la vera sfida sarà trovare un equilibrio tra educazione al digitale e tutela del benessere degli studenti.

Stretta sull’uso dei telefoni cellulari a scuola. Con una nuova circolare diffusa oggi, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stabilito il divieto totale di utilizzo dello smartphone non solo durante le ore di lezione ma più in generale per l’intero orario scolastico, anche per gli studenti delle scuole superiori.  L’intervento, sottolinea il ministro Giuseppe Valditara, si rende “improcrastinabile” alla luce dei numerosi studi scientifici che dimostrano come l’uso eccessivo o scorretto dei dispositivi digitali possa avere effetti negativi sulla salute psicofisica degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche.  “Si moltiplicano – ricorda il ministro – le ricerche e le prese di posizione da parte di organismi internazionali e istituzioni sanitarie che evidenziano l’urgenza di adottare politiche di contenimento di questi fenomeni, sempre più diffusi tra i giovani”.

Salute, concentrazione e rendimento scolastico sotto osservazione

Gli effetti negativi degli smartphone tra i banchi non sono più solo una sensazione diffusa tra insegnanti e genitori: tra i rischi segnalati figurano la diminuzione della capacità di concentrazione, un calo del rendimento scolastico, disturbi del sonno, aumento dell’ansia e rischio di isolamento sociale. Per questo la nuova misura estende il divieto già in vigore in molte scuole primarie e secondarie di primo grado anche agli istituti superiori, dove finora l’uso dei telefoni veniva regolato con maggiore flessibilità dai singoli istituti.

Come cambierà la giornata degli studenti

Resta da definire come le scuole organizzeranno concretamente la gestione del divieto: si parla di custodie sigillabili, armadietti dedicati o semplici controlli da parte dei docenti. Non mancheranno certamente proteste da parte di studenti e forse anche di genitori, preoccupati per la possibilità di contattare i figli in caso di necessità. Intanto, la misura riceve il plauso di molte associazioni di insegnanti e pedagogisti, che da tempo denunciano i rischi di una dipendenza precoce dagli strumenti digitali. Il dibattito è aperto: tra chi plaude a una scuola “liberata” dagli schermi e chi teme una decisione troppo rigida, la vera sfida sarà trovare un equilibrio tra educazione al digitale e tutela del benessere degli studenti.

di Mat. Lib.  

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Mat. Lib.