
Seduto sulla poltrona del Quirinale da dieci anni, Sergio Mattarella si distingue non solo per la durata del suo mandato ma per il solido impegno verso i principi che hanno guidato ogni sua azione e parola. Parlamentarista fedele, ardente sostenitore dell’unità e dell’Europa, il primo presidente siciliano della Repubblica Italiana ha delineato il suo operato con una serie di atti coerenti e comunicazioni ferventi.
Fondamenta della sua presidenza è la Costituzione italiana, riconosciuta come la bussola di un paese unito fin dal suo primo discorso d’insediamento nel 2015. Mattarella ha evidenziato ripetutamente il suo totale allineamento ai principi costituzionali, cercando di incarnare e trasmettere questi valori durante tutti i suoi anni di servizio.
Un pilastro centrale del suo credo politico è stato il suo rapporto con l’idea di Europa. Fondamentalmente europeista, ha sempre visto l’adesione dell’Italia all’Unione Europea come una scelta senza ritorno. La sua posizione è emersa in maniera pregnante allorquando, a fronte della proposta di nomina dell’economista euroscettico Paolo Savona al ministero dell’Economia, Mattarella fece valere il suo veto, ribadendo il suo intransigente sostegno alla prospettiva europea dell’Italia.
I diritti umani rappresentano un altro cardine della presidenza di Mattarella. La sua vita politica è stata segnata da un impegno costante alla tutela delle libertà fondamentali, contrastando legislazioni e misure che potrebbero minarle. Questa perseveranza ha trovato voce in numerosi discorsi ufficiali, segnalando la sua profonda convinzione che senza libertà fondamentali non può esistere vera democrazia.
L’antifascismo è un ulteriore principio chiave della sua visione, spesso commemorato durante le celebrazioni del 25 aprile, anniversario della Liberazione dell’Italia. Mattarella ha sempre chiarito la sua ferma opposizione a qualsiasi forma di negazionismo storico, inneggiando al valore perenne della Resistenza e dell’antifascismo come fondamenti della Repubblica.
Sul fronte interno, una costante nell’attività di Mattarella è stata la promozione dell’equità regionale, evidenziata dalla sua attenzione alle disparità tra nord e sud. Queste tematiche sono state spesso al centro delle sue visite istituzionali in diverse regioni italiane, enfatizzando la coesione nazionale.
Nell’arena internazionale, un momento emblematico è stato il suo incontro con il presidente sloveno Borut Pahore a Basovizza, diventato simbolo di pacificazione e memoria condivisa di eventi tragici. La foto di loro due, mano nella mano, è divenuta un’immagine potente di conciliazione storica e rispetto reciproco.
Infine, la simpatica umanità del presidente è spesso emersa in momenti meno formali, come nel famoso fuorionda durante una prova del discorso di fine anno, dove ironizzava sulla propria acconciatura con il suo portavoce.
In conclusione, la presidenza di Sergio Mattarella si è contraddistinta per una costante aderenza ai valori di unità, rispetto dei diritti umani e impegno europeista, sottolineando la sua figura non solo come garante delle istituzioni ma come esempio di integrità morale e politica.