Il gigante automobilistico Stellantis ha affrontato una sfida significativa nel 2024, marcando una netta inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti di crescita costante. Secondo il recente report diffuso dalla Fim Cisl, nei primi nove mesi di quest’anno, la produzione di automobili e veicoli commerciali ha subito una drastica riduzione del 31,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi a 387.600 unità. Questo calo è evidenziato dalla contrazione produttiva in tutti gli stabilimenti dell’azienda, con decrementi significativi tanto nel segmento delle autovetture quanto in quello dei veicoli commerciali.
L’analisi del segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, non lascia spazio a ottimismi di breve termine. Per la prima volta, tutti gli impianti di produzione di Stellantis segnano un risultato negativo. Le autovetture, in particolare, hanno visto un drastico calo del 40,7%, mentre i veicoli commerciali hanno registrato una diminuzione meno marcata, ma pur sempre considerevole, del 10,2%.
Più specificatamente, anche gli stabilimenti di Pomigliano e Atessa, che nei primi sei mesi avevano mantenuto performance positive, nel terzo trimestre hanno rivelato perdite del 5,5% e del 10,2% rispettivamente. Questi dati dipingono un quadro di generale recesso per la compagnia, che, dopo anni di espansione, si trova a fronteggiare uno scenario di mercato inaspettatamente arduo.
I riflessi di questa tendenza non sono limitati solo agli aspetti produttivi ma si riverberano ampiamente anche sul piano occupazionale e sulle proiezioni economiche future dell’azienda. Le previsioni per il totale dell’anno non sono incoraggianti: la Fim anticipa una produzione totale inferiore alle 300.000 auto e che difficilmente supererà le 500.000 unità complessive, segnando un calo di circa un terzo rispetto al 2023, anno in cui sono state prodotte 751.000 unità.
Questi dati sono indicativi di una problematica più ampia nel settore automobilistico, influenzata da vari fattori come l’instabilità dei mercati globali, le tensioni commerciali internazionali, le interruzioni della catena di approvvigionamento, e le crescenti esigenze di sostenibilità. Stellantis, che ha dimostrato in passato di poter navigare con successo le acque tumultuose del settore auto, si trova ora a ripensare strategie e approcci per riguadagnare slancio e competitività.
In conclusione, l’annata 2024 potrebbe essere registrata come un punto di svolta per Stellantis, una di quelle fasi che costringono le grandi entità industriali a innovare e reinventarsi. La sfida che l’azienda affronta nel breve termine sarà quella di bilanciare la gestione dell’impatto attuale e l’ideazione di metodologie produttive e operative che possano garantire un futuro prospero e sostenibile.