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Una Giornata al Senato con un Ospite a Quattro Zampe

In POLITICA
Giugno 26, 2024

In una mossa sorprendentemente affettuosa, la senatrice Michaela Biancofiore ha scelto di portare con sé Puggy, il suo fedele carlino di 11 anni, nel cuore politico d’Italia, Palazzo Carpegna. Questo gesto, inaspettato per molti, s’inserisce nelle celebrazioni della Giornata Mondiale del Cane in Ufficio, un’iniziativa globale che mira a dimostrare i benefici dell’abbracciare la compagnia degli animali domestici anche all’interno delle solenni mura lavorative.

La decisione della senatrice non è semplicemente una dimostrazione di affetto verso il suo pet, ma si carica di un significato simbolico e sociale ancor più profondo. Puggy, una cagnolina che non solo ha condiviso la quotidianità domestica di personaggi del calibro di Silvio Berlusconi e Franco Frattini, ma è anche stata protagonista in diverse fotografie con illustri politici, rappresenta una sorta di ponte tra la sfera privata e quella pubblica, tra l’intimo e il collettivo. Con Puggy sulle ginocchia, Biancofiore ha espresso gratitudine per l’apertura dimostrata da Ignazio La Russa, presidente del Senato, dal collegio dei questori e dal segretario generale Paolo Toniato, enfatizzando la crescente accettazione degli animali nei luoghi di lavoro come evoluzione culturale e legislativa.

L’iniziativa va vista in una luce più ampia: secondo Biancofiore, introducendo gli animali in spazi storicamente riservati alle sole interazioni umane, si riafferma il loro ruolo di esseri senzienti, non più semplici oggetti o compagni, ma soggetti di diritto a pieno titolo. Questa prospettiva è corroborata da studi che sottolineano come la presenza di animali domestici in ufficio possa migliorare l’ambiente lavorativo, ridurre lo stress e aumentare la produttività e la soddisfazione dei lavoratori.

Ma quali sono le implicazioni di una tale pratica all’interno degli edifici che ospitano le più alte cariche dello Stato? Certamente, Puggy non è entrata nelle aree deliberative come l’assemblea legislativa o altri luoghi critici dal punto di vista della sicurezza e del decoro istituzionale, come ha precisato Biancofiore per scongiurare “facili ironie”. Si tratta piuttosto di una concreta esplorazione su come poter integrare, con responsabilità e moderazione, la presenza di animali in ambiti fino ad ora inusuali.

Il dibattito su questa innovazione è aperto. Da una parte, ci sono chi vede in questo atto un potenziale rilassamento del rigore professionale e chi, invece, teme possibili complicanze logistiche o allergiche. D’altro canto, non si può ignorare il crescente consenso riguardo ai vantaggi multidimensionali che tali pratiche promuovono.

Come ha evidenziato Biancofiore, il comportamento di Puggy al Senato è un promemoria della naturale adattabilità dei cani: socievoli e affettuosi, essi possono realmente trasformare l’ambiente circostante. Un esperimento sociale e lavorativo che, se condotto con le dovute precauzioni, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per la presenza animale in spazi pubblici e istituzionali.

Questa giornata segna quindi non solo un momento di leggerezza e affetto, ma anche una riflessione profonda sulla convivenza uomo-animale e sulle responsabilità etiche che il nostro rapporto con questi “soggetti di diritto” impone.

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Redazione