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Volturara Irpina, pubblica l’annuncio per la vendita di uno strumento musicale, ma viene truffata.

In CAMPANIA, CRONACA
Settembre 25, 2024
Due persone denunciate dai Carabinieri.

I Carabinieri della Stazione di Volturara Irpina, in provincia di Avellino,  hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un 40enne e un 50enne della provincia di Milano per “truffa”.  Nella circostanza, una donna del posto, volendo vendere uno strumento musicale, pubblicava un annuncio su un noto sito on-line. Veniva quindi contattata da due soggetti che, fingendosi interessati all’acquisto, con artifizi e raggiri riuscivano a farsi accreditare dalla malcapitata 500 euro su una carta prepagata.  Attraverso una serie di accertamenti i Carabinieri sono riusciti ad identificare i presunti truffatori i quali, alla luce delle evidenze emerse, sono stati deferiti in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria.  Mettere dei prodotti in vendita su internet ma alla fine trovarsi a pagare il compratore: questa è una tipologia di truffa per la quale il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ha deciso di lanciare l’avviso dopo alcune segnalazioni da parte di cittadini che, nell’intento di vendere dei beni, sono rimasti vittime di truffatori che si erano finti interessati all’acquisto.  I truffatori, su vari portali, notano della merce in vendita. Quindi contattano il venditore. Si dicono interessati all’acquisto e riferiscono allo stesso di rimuovere l’annuncio e, a testimonianza della serietà dell’operazione, di lì a poco, pagherebbero al venditore un acconto. Per procedere all’accredito, i truffatori invitano il venditore a recarsi presso uno sportello bancomat, inserire la propria carta e a seguire alcune indicazioni telefoniche fornite contestualmente dai truffatori stessi.   Al termine di tali operazioni in realtà si verifica esattamente l’opposto, ovvero è il venditore che trasferisce il proprio denaro al truffatore.  Si raccomanda, in ogni tipo di compravendita online, di prestare sempre la massima attenzione e di rivolgersi per casi sospetti alle forze di polizia.

di Marco Iandolo