
“Non c’è possibilità di ricucire con chi ha tradito la fiducia, ma non intendo abbandonare il governo della città. Avellino merita di andare avanti”. Con queste parole il Sindaco di Avellino, Laura Nargi, ha annunciato in conferenza stampa l’intenzione di costruire una nuova maggioranza consiliare alternativa, dopo il voto contrario al bilancio registrato in Consiglio comunale. “La città – ha sottolineato Nargi – non può permettersi una crisi amministrativa proprio adesso, con progetti strategici da realizzare e 150 milioni di euro da investire entro dicembre 2026. Il futuro di Avellino e dei nostri figli è in gioco”. Il Sindaco ha lanciato un appello aperto ai consiglieri comunali “responsabili”, alle forze politiche, ai partiti e ai rappresentanti istituzionali regionali: “Chiedo un patto di salute pubblica fondato su buonsenso, spirito di servizio e partecipazione. Dobbiamo voltare pagina e superare questa fase dolorosa, segnata da tradimenti politici che hanno colpito non solo me, ma l’intera città”. Tra le priorità indicate da Nargi figurano il pieno utilizzo dei fondi già stanziati: 17 milioni di euro per il PRIUS, 45 milioni dal PNRR, 77 milioni per rigenerazione urbana (ERP) e FCS. “Non è un appello al buio – ha precisato il Sindaco – ma una proposta basata su punti programmatici chiari e realizzabili, da portare avanti con chi condivide un’idea di buona amministrazione”. Il mancato via libera al bilancio, con 18 voti contrari e 13 favorevoli, obbliga ora l’amministrazione a trovare almeno 5 consiglieri disponibili a sostenere il rendiconto di gestione da ripresentare entro 20 giorni dalla diffida prefettizia, pena il rischio di interruzione anticipata della consiliatura. Alla conferenza stampa erano presenti diversi consiglieri comunali, che al termine dell’intervento hanno espresso il loro sostegno al primo cittadino con un lungo applauso. Nessun esponente dell’area riferibile all’ex sindaco Gianluca Festa era presente. “Adesso – ha concluso Nargi – è il momento della responsabilità collettiva. Non si tratta di salvare una persona o una poltrona, ma il futuro di Avellino”.
di Marco Iandolo
