
Nel mese di novembre 2024, l’Italia ha segnalato cifre promettenti sulla sua bilancia commerciale, rivelando una dinamica interessante tra export ed import che merita un’analisi dettagliata. Secondo i dati diffusi dall’Istat, le esportazioni italiane hanno registrato un incremento mensile dell’1,4%. Questa crescita è stata principalmente trainata dalle vendite verso i paesi extra Ue, che hanno visto un balzo significativo del 6,1%, nonostante una flessione del 2,9% nei commerci con i paesi dell’Unione Europea.
Sulla base annuale, si osserva un trend meno positivo, con un decremento dell’export del 2,7% in valore e del 5,9% in volume. La diminuzione è stata acuita dalla contrazione marcata delle esportazioni verso l’Ue, calate del 6,0%, mentre le vendite verso i mercati extra Ue mostrano un modesto rialzo dello 0,9%.
Per quanto riguarda l’import, novembre ha evidenziato una diminuzione tendenziale del 3,2% in valore. Questa contrazione è stata influenzata in modo significativo dalla riduzione degli acquisti provenienti dall’Ue, che hanno segnato un calo del 6,4%, in contrasto con un incremento dell’1,4% degli acquisti dalle regioni extra Ue. Le importazioni in volume, inoltre, hanno mostrato una riduzione del 2,4%.
Il saldo commerciale di novembre si è attestato a +4.218 milioni di euro, mostrando un miglioramento rispetto ai +4.053 milioni di euro del novembre 2023. Tuttavia, è essenziale sottolineare il deficit energetico di -4.058 milioni di euro, che pur essendo inferiore rispetto al -4.974 milioni di un anno prima, continua a pesare sull’economia italiana.
L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si è ridotto, passando da 9.027 milioni di novembre 2023 a 8.276 milioni nel novembre 2024. Questi numeri illustrano una situazione di doppia faccia: da una parte, l’Italia mostra una capacità di incrementare i propri guadagni dall’export in contesti economici internazionali non favorevoli, dall’altra, il settore energetico rimane una sfida significativa.
Nei primi undici mesi del 2024, il trend dell’export ha evidenziato una lieve flessione annuale dello 0,7%, segno di una resilienza nonostante le sfide persistenti, come le incertezze economiche globali e le tensioni geopolitiche che continuano a influenzare i mercati internazionali.
È cruciale per l’Italia continuare a monitorare questi sviluppi e adottare strategie mirate per rafforzare ulteriormente la propria presenza nei mercati internazionali, specialmente in quelli extra Ue che mostrano maggiore dinamismo. Parallelamente, l’intero quadro richiede una riflessione profonda sulle politiche energetiche nazionali, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza e incrementare la sostenibilità.
In sintesi, il report del novembre 2024 getta luce su un aspetto vitale dell’economia italiana. Benché alcune cifre raccontino di sfide imminenti, altre rivelano un’innata capacità di adattamento e crescita, elementi chiave per navigare la complessità del contesto economico globale attuale.