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Cambiamenti Imminenti nella Fiscalità delle Criptovalute e delle Grandi Aziende

In ECONOMIA
Dicembre 14, 2024

La legge di bilancio attualmente in esame dalla commissione Bilancio alla Camera assume connotazioni sempre più concrete alla luce degli ultimi sviluppi. I deputati hanno ripreso l’analisi dei capitoli più attesi, tra cui spiccano le disposizioni sulla web tax e sulla tassazione delle criptovalute.

La proposta di legge riguardante la web tax segna una svolta significativa, focalizzandosi esclusivamente sulle grandi aziende che registrano ricavi superiori ai 750 milioni di euro. Questa misura sembra indirizzare un messaggio chiaro verso una fiscalità più equilibrata, intenta a sollecitare un contributo maggiore da parte delle entità economiche di maggiore dimensione, nel rispetto della capacità contributiva.

Per quanto riguarda il settore delle criptovalute, si assiste a una modifica importante relative alla tassazione sulle plusvalenze. Inizialmente prevista al 42% per il 2025, la tassazione è stata ridotta al 26%, per poi salire al 33% a partire dal 2026. Questo adeguamento non solo mitiga l’impatto inizialmente previsto su chi investe in criptovalute, ma offre anche un orizzonte più chiaro per gli investitori, che possono ora pianificare con maggiore certezza le loro strategie a medio-lungo termine.

L’Ires, ossia l’Imposta sul Reddito delle Società, è destinata a diminuire di 4 punti percentuali, a condizione che le aziende reinvestano almeno l’80% degli utili accumulati durante l’anno fiscale in riserve destinate ad investimenti. Inoltre, un ulteriore 30% di questi utili dovrà essere impiegato per l’acquisto di beni strumentali nuovi, utilizzati all’interno del perimetro produttivo italiano, con un investimento minimo di 20.000 euro. È questa una mossa che stimola gli investimenti produttivi e, indirettamente, sostiene l’occupazione, stabilendo anche clausole protezionistiche riguardo i livelli occupazionali.

Altri interventi di rilievo riguardano il sostegno alle famiglie e ai consumatori: è previsto un nuovo bonus elettrodomestici, che assegnerà uno sconto fino a 200 euro per i nuclei con un reddito annuo inferiore a 20.000 euro. Inoltre, un fondo di 10 milioni di euro sarà destinato a supportare chi si trova in difficoltà a pagare l’affitto a causa di improvvisa disoccupazione.

Altresì significativo è l’impegno verso il sociale e il territorio, testimoniato dalla creazione di un ‘Fondo dote famiglia’, dotato di 30 milioni di euro per il 2025. Questo fondo sarà impiegato per rimborsare le spese sostenute dalle famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro per attività sportive o ricreative extrascolastiche dei figli tra i 6 e 14 anni. Un’iniziativa che, oltre a sostenere economicamente le famiglie, promuove un investimento nella salute e nel benessere dei giovani italiani.

In sintesi, la manovra in esame rappresenta un importante tentativo di bilanciare le esigenze di riscossione fiscale con quelle di stimolo economico e sostegno sociale, in un periodo di congiuntura economica globale ancora fragile. Mentre questi cambiamenti proseguono nel loro percorso legislativo, saranno oggetto di attenta valutazione tanto da parte del mercato quanto dai cittadini, i quali ne risentiranno gli effetti diretti e indiretti nelle loro attività quotidiane e nella loro programmazione economica futura.