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Crisi Umanitaria in Calabria: La Denuncia di Mimmo Lucano

In POLITICA
Gennaio 24, 2025

La tendopoli di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro in Calabria, si rivela ancora una volta il centro di una grave denuncia sociale. Mimmo Lucano, europarlamentare di Alleanza Verdi e Libertà, ha recentemente visitato questo luogo, testimone di condizioni di vita disumane per i braccianti africani che vi risiedono. Lucano, affiancato da figure di spicco come l’ex parlamentare e sindaco di Rosarno, Peppino Lavorato, e altri ex membri dell’amministrazione regionale, non ha nascosto il suo sconcerto di fronte a una realtà che ritiene abbandonata a se stessa nonostante le ingenti somme destinate ad altri contesti internazionali, come evidenziato dall’investimento di 800 milioni di euro in Albania.

Durante la visita, la descrizione delle baracche costruite con materiali precari come plastica e cartone, e le condizioni igienico-sanitarie estremamente scadenti, hanno sollevato questioni severe sulle politiche di accoglienza italiane e sulla loro applicazione in territori così critici. Le parole di Lucano risuonano come un grido di allarme verso una comunità internazionale e europea spesso troppo distaccata dalle reali condizioni di vita di molti migranti sul territorio italiano.

L’indignazione espressa dall’europarlamentare non è stata soltanto un commento di passaggio ma si prefigge di trasformarsi in una proposta concreta. Lucano ha infatti annunciato l’intenzione di portare la situazione di San Ferdinando all’attenzione del Parlamento Europeo, proponendo come modello la legge regionale n.18 del 2009. Ciò potrebbe rappresentare un passo avanti significativo verso la risoluzione di simili crisi umanitarie, integrando i migranti in aree demograficamente in declino attraverso un approccio che ha già visto successi in passato, come nel caso del modello Riace.

Il riferimento alla crisi migratoria in Libia, con accuse a politiche internazionali che sembrano supportare situazioni di conflitto piuttosto che promuovere la pace e la sicurezza, ha evidenziato una dissonanza tra gli sforzi dichiarati nei forum internazionali e la realtà dei fatti, spesso marcata da condizioni di vita insostenibili per chi cerca rifugio e lavoro.

L’intervento di Lucano chiama quindi a una riflessione più ampia sulle politiche di accoglienza e integrazione dei migranti in Europa. Solleva domande fondamentali sui modelli di sviluppo sociale ed economico europei e sull’effettiva volontà politica di risolvere le crisi anziché rimandarle o mascherarle.

La situazione a San Ferdinando è solo un caso tra tanti di come le politiche migratorie e di accoglienza possono fallire, abbandonando a sé stesse comunità già fragili e contribuendo alla crescita di nuove forme di povertà e esclusione. Con la proposta di prendere come riferimento leggi regionali efficaci e modelli di accoglienza ben strutturati, Lucano non solo porta alla luce una realtà difficile ma suggerisce anche vie praticabili per un futuro dove la dignità e la sicurezza di ogni individuo possano essere garantite.