
“Tre, sette, trenta, cinquanta? Per quanti giorni rimane alta l’attenzione pubblica sulla notizia di un imprenditore ucciso dalla mafia perché si rifiutava di pagare il pizzo? Forse duecento? E poi?”. (dalla prefazione di Rocco Valenti, già Direttore Responsabile del Quotidiano del Sud). Dal 3 marzo 2025, Diario della Memoria, il libro della giornalista Luciana De Luca, è in libreria con le storie degli imprenditori calabresi uccisi per essersi opposti alle richieste della ‘ndrangheta e di chi, rimasto in vita, ha denunciato e vive da anni sotto scorta. Le drammatiche testimonianze dei familiari mettono in luce il calvario vissuto, raccontano di vite cambiate in corsa e di esistenze depredate dalla violenza mafiosa. Ma c’è chi ha reagito e ha trasformato il suo dolore in impegno. Tanti, troppi i figli orfani di una guerra combattuta a mani nude, custodi di una memoria dolorosa, abbandonati da uno Stato che non solo non li ha protetti e sostenuti ma gli ha persino negato verità e giustizia. Venticinque storie di imprenditori calabresi uccisi o minacciati dalla ‘ndranggeta, che messe insieme riscrivono un pezzo di storia del nostro Paese. Storie che l’autrice, cronista attenta e scrupolosa, ha nel tempo narrato sul Quotidiano del Sud e che ora Terra Somnia Editore, con la Fondazione Mario Dodaro e Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, porta all’attenzione dei lettori.
L’AUTRICE Luciana De Luca, giornalista del Quotidiano del Sud. Ha lavorato in radio e nella emittenteprivata Telestars, specializzata in servizi d’inchiesta. Nel 1995 è nella squadra che darà vita alprimo giornale calabrese, Il Quotidiano della Calabria. Premio Giannino Losardo (2006), SezioneGiornalismo: “Per la graffiante inchiesta sulla malavita di Cetraro e l’omicidio del consiglierecomunale comunista”.
LA COLLANA #STRADE
La vita è un lungo camminare, le strade che possiamo intraprendere sono innumerevoli e ogni strada è una scelta da compiere. Per questa collana di saggi ci siamo chiesti: dove portano le strade? Esiste, idealmente, una via del bene e una del male? E, soprattutto, qual è la strada da percorrere per seguire le vie della legalità? Terra Somnia Editore è nata per dare voce a diritti e legalità fuori da “recinti nazionali”. Una strada interrotta con violenza ha determinato la morte di Antonio Montinaro, caduto il 23 maggio del 1992 a Capaci, con i sui colleghi Vito Schifani e Rocco Dicillo, nell’adempimento del servizio di scorta al Giudice Giovanni Falcone e alla consorte Francesca Morvillo. Ad Antonio è dedicata la collana strade.
dalla redazione
