La Commissione Bilancio ha recentemente affrontato una lunga sessione notturna per esaminare la manovra finanziaria, che ha culminato con l’approvazione di diversi emendamenti significativi. Nonostante la seduta fosse stata prolungata fino a tarda ora, non è stato possibile concludere l’esame in una sola notte. Ciò ha portato a una sospensione temporanea dei lavori, che sono ripresi nel pomeriggio.
Uno tra gli aspetti più rilevanti discussi riguarda la disparità di trattamento economico fra ministri e sottosegretari, sia parlamentari che non. La versione originale dell’emendamento proponeva una completa equiparazione dei compensi. Tuttavia, questa proposta è stata modificata ed ora prevede esclusivamente un rimborso per spese di trasferta, dettagliate in un apposito fondo di 500.000 euro annui, gestito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Un’altra modifica importante è stata apportata alla controversa normativa sui compensi extra UE, comunemente denominata “norma anti-Renzi”. La nuova formulazione esclude i membri del governo dall’ambito di applicazione dell’emendamento, concentrandosi invece sui presidenti di Regione e sui parlamentari. Questi ultimi, specie se eletti all’estero, sono ora soggetti a restrizioni più severe riguardo l’accettazione di benefici economici da entità non europee, a meno che non venga concessa una previa autorizzazione e il compenso non superi i 100.000 euro annui.
Per quanto riguarda i temi di welfare e supporto sociale, emerge l’introduzione di un fondo per il sostegno psicologico agli studenti, proposta che vede l’appoggio del Partito Democratico. Le risorse stanziate ammontano a 10 milioni di euro per il 2025, con un incremento a 18,5 milioni negli anni successivi, evidenziando una crescente attenzione verso la salute mentale nella popolazione scolastica.
Non meno importante è la decisione di bloccare l’aumento previsto dell’1,8% delle tariffe autostradali, un emendamento che era stato introdotto con l’intento di allineare le tariffe all’inflazione prevista. Tuttavia, il governo ha optato per un ritiro dell’emendamento, stabilendo di mantenere inalterate le tariffe per il prossimo anno.
In ambito di fiscalità, è stato approvato un interessante adeguamento riguardante la detassazione delle mance nel settore della ristorazione: la percentuale di detassazione passa dal 25% al 30%, con un aumento del limite di reddito al di sotto del quale essa si applica, da 50.000 a 75.000 euro.
Infine, è stato concesso un incentivo economico per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Questo bonus, che può arrivare fino al 30% del costo dell’apparecchio, con un massimo di 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore ai 25.000 euro, segnala un interesse crescente per le politiche di sostenibilità ambientale.
Queste modifiche delineano un quadro di attenzione verso questioni di equità economica, welfare e sostenibilità. Il dibattito in Commissione Bilancio si inserisce così in un contesto più ampio di riflessione sui principi di giustizia sociale e di responsabilità governativa, confermando l’importanza di interventi mirati e tempestivi nelle politiche finanziarie del paese.