Le famiglie cubane stanno affrontando una nuova sfida nella loro quotidiana lotta per la sopravvivenza a causa della crescente carenza di farina di frumento che sta minacciando la produzione di pane, alimento fondamentale nella dieta del Paese caraibico. Il governo cubano ha ammesso, tramite dichiarazioni del ministero dell’Industria alimentare, di non essere in grado di assicurare la continuità dell’offerta di pane alla popolazione per mezzo del sistema di distribuzione regolamentato fino alla fine del mese di marzo. Questa situazione, come segnalato da Cubadebate, sta creando una significativa allerta a livello nazionale.
Il direttore commerciale dell’Empresa de Molineria, Zaily Pérez Hernández, ha informato che negli imminenti giorni la produzione di pane subirà un impatto severo a causa di forniture instabili di materie prime. Cuba, che deve importare circa l’80% dei beni di consumo compresa la farina, ha tentato negli ultimi anni di stabilire accordi internazionali, specialmente con la Federazione Russa, per garantire un flusso costante di questo ingrediente vitale. Tuttavia, il sistema si è rivelato inadeguato di fronte alle attuali esigenze.
L’infrastruttura cubana comprende cinque mulini situati in posizioni strategiche – tre a L’Avana, uno a Santiago de Cuba e un altro a Cienfuegos. Al momento, solo quest’ultimo è operativo e la sua produzione è drasticamente limitata a 250 tonnellate di farina al giorno, una quantità palesemente insufficiente rispetto alle 20mila tonnellate mensili stimate necessarie per coprire le richieste del cosiddetto “paniere familiare regolamentato”.
La preoccupante situazione del settore molitorio si complica ulteriormente a causa dei blackout frequenti, conseguenza della crisi energetica che lo Stato sta affrontando. Secondo quanto comunicato da Unión Eléctrica (Une), ente statale del settore, quasi il 32% dell’isola ha subito interruzioni di energia simultanee, principalmente nelle ore di punta del consumo serale. Questi cali di tensione non solo aggravano la produzione industriale, ma colpiscono anche direttamente la vita quotidiana dei cittadini.
Il panorama descritto rispecchia una gravi crisi economica che assale Cuba, aggravata dalle restrizioni imposte dalle sanzioni statunitensi e dagli effetti prolungati della pandemia di COVID-19. Il popolo cubano si trova quindi a dover affrontare un’ulteriore prova che minaccia la propria sicurezza alimentare e pone sfide critiche per le autorità nazionali nella ricerca di soluzioni efficaci e sostenibili di fronte alla precarietà delle risorse e alle sfide infrastrutturali dell’isola.