È tornato in libertà il sindaco di Arienzo, in provincia di Caserta, Giuseppe Guida, coordinatore provinciale di Forza Italia (attualmente sospeso dall’incarico politico), dopo la decisione del tribunale del Riesame di Napoli che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip. Guida era finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia sul cosiddetto “sistema Ferraro”, un presunto giro di appalti pubblici aggiudicati in cambio di tangenti e voti. Secondo l’accusa, il primo cittadino avrebbe ricevuto il sostegno elettorale dell’imprenditore Nicola Ferraro – ex consigliere regionale e imprenditore dei rifiuti, già condannato per concorso esterno in camorra – in cambio dell’affidamento dell’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani ad Arienzo. La difesa di Guida, affidata agli avvocati Paolo Falco e Renato Jappelli, aveva impugnato la misura cautelare chiedendone l’annullamento per assenza di gravi indizi di colpevolezza. I giudici del Riesame hanno accolto l’istanza, disponendo la revoca dei domiciliari. Le motivazioni della decisione saranno depositate entro 45 giorni. Nell’ambito della stessa inchiesta, il Riesame ha anche alleggerito la posizione dell’imprenditore Giuseppe Rea, che dal carcere passa ai domiciliari in relazione alla gara indetta dall’Asl di Caserta, vicenda che vede indagato anche l’ex manager sanitario Amedeo Blasotti. Ferraro, invece, resta in carcere ed è in attesa che venga fissata l’udienza sul suo ricorso al Riesame.
di Marco Iandolo

